Vestiti rovinati dopo il bucato? Ecco come decifrare ogni simbolo in etichetta, passo dopo passo

Vestiti rovinati dopo il bucato? Ecco come decifrare ogni simbolo in etichetta, passo dopo passo

Chiara Perrone

Novembre 25, 2025

Una maglia infilata nella lavatrice e uscita ristretta; una camicia chiara che ha perso la tinta. Succede nella vita quotidiana di molti e spesso la colpa non è della macchina, ma di un gesto saltato: leggere l’etichetta. Quei simboli piccoli e silenziosi contengono istruzioni precise su come trattare ogni tessuto — dalla temperatura al tipo di asciugatura — e rispettarli allunga la vita dei capi. Prima di premere “avvio”, vale la pena fermarsi due minuti: può evitare errori costosi e capi rovinati.

Lavaggio: cosa dicono i simboli e come interpretarli

Il simbolo base è la bacinella, e da lì partono tutte le indicazioni sul lavaggio. Una bacinella vuota indica che il capo è lavabile in lavatrice; la bacinella con la mano segnala lavaggio a mano, quindi meglio evitare la lavatrice; una bacinella barrata significa che il capo non è lavabile in acqua e va valutato il lavaggio a secco. Le temperature possono essere indicate con numeri o con pallini: i numeri sono diretti (es. 30, 40 °C), i pallini richiedono di interpretare la scala — un pallino corrisponde a temperature basse, fino a sei pallini per i tessuti più resistenti.

Un dettaglio che molti sottovalutano è la presenza di lineette sotto la bacinella: nessuna lineetta = lavaggio normale; una lineetta = lavaggio ridotto; due lineette = lavaggio delicato. Questo implica ciclo più breve, acqua fredda o tiepida e centrifuga leggera (spesso sotto i 800 giri). Se appare il simbolo del panno strizzato con una X, significa che il capo non va né strizzato né centrifugato — un’indicazione frequente per seta e lana. Chi vive in città lo nota soprattutto quando si trovano maglie leggere rovinate dalla centrifuga troppo energica.

Candeggina, tintoria e solventi: quando serve la manutenzione professionale

Il triangolo riguarda l’uso della candeggina. Un triangolo vuoto autorizza qualsiasi tipo di candeggina; un triangolo barrato o nero vieta il candeggio; due linee diagonali nel triangolo o la sigla CL barrata indicano che si possono usare solo prodotti senza cloro. Questa distinzione è utile per i capi colorati in cotone o per trattare macchie senza rovinare la fibra. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è l’aumento dei capi in lana che richiedono trattamenti specifici, e confondere le istruzioni può compromettere per sempre la fibra.

Se il capo non è lavabile né a mano né in lavatrice, compare il simbolo del cerchio, che rimanda al lavaggio a secco. Un cerchio vuoto indica lavaggio a secco consigliato; un cerchio barrato vieta il trattamento a secco. All’interno del cerchio possono comparire lettere: A, P, F — che guidano il tinturista sul solvente da usare (A qualsiasi solvente; P tutti tranne il tetracloroetilene; F solventi al petrolio). Chi porta i capi in tintoria in Italia quasi sempre nota che il personale controlla questi simboli prima di procedere: è un passaggio pratico che evita sorprese dopo il trattamento.

Vestiti rovinati dopo il bucato? Ecco come decifrare ogni simbolo in etichetta, passo dopo passo
Vestiti rovinati dopo il bucato? Ecco come decifrare ogni simbolo in etichetta, passo dopo passo – aquagarden.it

Asciugatura, stesura e stiratura: evitare gli errori più comuni

I simboli per l’asciugatrice sono inscritti in un quadrato. Un quadrato vuoto indica che il capo si può asciugare; un quadrato con un cerchio dentro autorizza l’asciugatrice; cerchio barrato o nero vietano l’uso. I pallini nel cerchio segnalano la temperatura: uno = bassa, due = media, tre = alta. Un dettaglio pratico: alcuni tessuti non devono essere esposti al sole perché rischiano di scolorire o ingiallire, come la lana chiara.

Per lo stendere, il quadrato con un filo in alto indica che il capo si può appendere; due linee oblique in alto a sinistra dicono che va steso all’ombra; linee orizzontali o verticali dentro il quadrato precisano se il capo va steso in piano o appeso verticalmente. I capi in lana o viscosa vanno spesso asciugati in piano su un asciugamano per non deformarsi — un aspetto che sfugge a chi vive in case con pochi spazi per stendere. Infine, il simbolo del ferro da stiro informa sulla stiratura: ferro vuoto = si può stirare anche al vapore; X sul ferro = non stirare; pallini all’interno danno il massimo della temperatura (1 pallino ~110 °C, 2 ~150 °C, 3 ~200 °C). Un trucco utile è stirare i capi al rovescio per evitare aloni sui tessuti scuri o stampati.

Conoscere questi simboli non è solo questione di precisione: significa prendersi cura dei capi, risparmiare e ridurre gli sprechi. Nella pratica quotidiana, leggere l’etichetta prima di ogni lavaggio può trasformare un errore comune in una semplice routine di manutenzione.